Chi è Piercamillo Davigo, uno dei magistrati del pool che lavorò al caso Mani Pulite.
Il nuovo terremoto nel Csm ha portato alla ribalta il nome di Piercamillo Davigo, ex magistrato italiano e presidente dell’ANM, Associazione Nazionale dei Magistrati.
Chi è Piercamillo Davigo
Nato il 20 ottobre del 1950 a Candia Lomellina, Piercamillo Davigo consegue la laurea in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Genova e inizia la sua carriera nel mondo della magistratura alla fine degli anni Settanta. Dopo gli inizi presso il Tribunale di Vigevano, Davigo diventa nel 1981 Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Milano.
Nel pool di Mani Pulite
La svolta arriva probabilmente negli anni Novanta. Davigo, insieme con magistrati di spessore, entra nella squadra di magistrati al lavoro sul caso Mani Pulite, una delle pagine indelebili della storia della politica dell’Italia. nei primi anni Duemila, Davigo e diversi magistrati che hanno seguito il caso Mani Pulite finiscono al centro di procedimenti penali per ipotesi di reato di peso, come ad esempio abuso di ufficio e attentato agli organi costituzionali. Il procedimento venne archiviato nel momento in cui fu chiarito che il Primo Governo Berlusconi cadde per il mancato sostegno della Lega e non per manovre esterne.
Davigo presidente dell’Anm e consigliere del Csm
Nel 2015 lascia Magistratura Indipendente e lavora alla formazione di una nuova associazione, Autonomia e Indipendenza, della quale sarà presidente. Ad un anno di distanza viene eletto presidente dell’ANM, Associazione Nazionale Magistrati. Inoltre nel 2018 viene eletto membro del CSM.
Il caso degli atti secretati
Nel 2021 il nome di Davigo torna alla ribalta per il caso della loggia Ungheria e per il caso dei documenti secretati che sarebbero circolati in maniera illecita. Nel mese di maggio Davigo è stato ascoltato come testimone